Diritto del lavoro

Offriamo assistenza legale specializzata in materia di diritto del lavoro, fornendo consulenza e rappresentanza sia a lavoratori che a datori di lavoro

Sei stato oggetto di demansionamento, trasferimento o licenziamento senza giustificazione?
I tuoi diritti di lavoratore non vengono rispettati?

Affidati a noi: mettiamo la nostra esperienza nel diritto del lavoro a tuo servizio, con l’obiettivo di prevenire il contenzioso e individuare soluzioni conformi alla normativa, tutelando i tuoi diritti e i tuoi interessi.

Supporto legale specializzato, a tutela dei tuoi diritti

Affianchiamo i lavoratori che si trovano ad affrontare situazioni difficili e complesse.

Licenziamenti illegittimi
Impugnazione di licenziamenti senza giusta causa o giustificato motivo, con possibilità di reintegra nel posto di lavoro o risarcimento economico, in conformità alla normativa vigente.

Mobbing e demansionamento
Tutela contro comportamenti vessatori o assegnazione a mansioni inferiori rispetto a quelle contrattuali.

Trasferimenti non giustificati
Assistenza in caso di trasferimenti non motivati da esigenze aziendali reali.

Contestazioni disciplinari
Difesa in procedimenti disciplinari, garantendo il rispetto dei diritti del lavoratore.

Tutela della maternità, paternità e disabilità
Consulenza su diritti e permessi previsti dalla legge, come quelli disciplinati dalla Legge 104/92.

Contattaci per una consulenza gratuita

Domande frequenti

Il contratto a tempo determinato è valido quando è stipulato per esigenze temporanee e può avere una durata complessiva, comprensiva di proroghe e rinnovi, fino a un massimo di 24 mesi tra le stesse parti.

Trascorso questo limite, il rapporto può essere considerato a tempo indeterminato.

Un contratto a termine può essere considerato nullo se:

  • supera i 24 mesi complessivi di durata
  • viene prorogato oltre il numero massimo consentito dalla legge
  • manca il rispetto dei termini tra un contratto e l’altro
  • dopo i primi 12 mesi non viene indicata una causale valida, ove richiesta.


In questi casi, il lavoratore può chiedere la trasformazione del contratto a tempo indeterminato e il risarcimento del danno.

Se il contratto è nullo o irregolare, il lavoratore può rivolgersi a un avvocato per ottenere:

  • la stabilizzazione del rapporto a tempo indeterminato
  • il risarcimento del danno, se ne ricorrono i presupposti.

È importante verificare che la lettera indichi chiaramente i motivi del licenziamento e rispetti i termini di preavviso.

Se si ritiene il licenziamento ingiustificato o discriminatorio, va impugnato entro 60 giorni, preferibilmente con il supporto di un legale specializzato in diritto del lavoro.

Il lavoratore ha 60 giorni di tempo dalla ricezione della lettera per impugnare il licenziamento.

Decorso tale termine, decade il diritto ad agire.

Il demansionamento, cioè l’assegnazione a mansioni inferiori rispetto a quelle per le quali si è stati assunti, è generalmente vietato, salvo eccezioni previste dalla legge (es. riorganizzazione aziendale). In assenza di una motivazione legittima, è possibile chiedere:

  • il ripristino delle mansioni originarie
  • il risarcimento del danno subito

Il lavoratore ha diritto a ricevere quanto dovuto nei termini contrattuali. In caso di ritardo o mancato pagamento, può:

  • inviare una diffida formale al datore di lavoro
  • avviare un’azione legale per recuperare le somme (es. decreto ingiuntivo o causa davanti al Giudice del lavoro)

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) spetta alla fine del rapporto lavorativo, sia in caso di licenziamento, dimissioni o pensionamento.

È possibile chiederlo in anticipo solo in determinati casi, come:

  • acquisto della prima casa di abitazione
  • spese mediche importanti
  • almeno otto anni di servizio continuativo

Le dimissioni per giusta causa sono ammesse quando il datore di lavoro assume comportamenti gravi, come:

  • mancato pagamento dello stipendio
  • molestie o condizioni insostenibili
  • modifiche unilaterali del contratto


In questo caso non è necessario rispettare il preavviso e si può richiedere l’indennità di disoccupazione (Naspi).

Sì. In caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore ha diritto:

  • all’indennizzo da parte dell’INAIL
  • al danno differenziale se l’infortunio è causato da negligenze o violazioni delle norme di sicurezza da parte del datore di lavoro.